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COME POSSO AIUTARTI

VERSO UNO SCAMBIO EMOTIVO…

“La vita come il mare si alza e si abbassa, ha tempeste e bonacce.
Molte infelicità sarebbero risparmiate agli uomini se, travolti dalla tempesta, avessero fede nell’eterno movimento che fatalmente porterà l’onda a ritrarsi”

André Maurois

Quanto è importante porsi degli obiettivi nel percorso che andremo a intraprendere!
Identificheremo e definiremo gli stati emotivi problematici e impareremo a gestirli…
Individueremo regole, credenze, stili di pensiero e comportamenti che generano e mantengono il malessere emotivo…
Collegheremo stati emotivi alla storia evolutiva di tipo traumatico o di trascuratezza emotiva…

costruendo insieme passo dopo passo una solida alleanza terapeutica.

Identificando in modo collaborativo quali sono i pensieri e le emozioni alla fonte dei problemi, svilupperemo strategie e impareremo tecniche per affrontare il disagio emotivo.
Lavoreremo insieme come in un gioco di squadra, partecipando attivamente e diventando terapeuti di se stessi.

LA PSICOTERAPIA
COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

è un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti.

Gli obiettivi generali sono:

  • Identificare regole, credenze, stili di pensiero e comportamenti che generano e mantengono il malessere emotivo;
  • Imparare a riconoscerli nel momento in cui si attivano;
  • Modificarli e sostituirli con pensieri e comportamenti alternativi e più utili.

Attraverso queste tappe la psicoterapia guida il paziente verso un cambiamento che permetta di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza e le proprie difficoltà. 

L’EMDR (EYE MOVEMENT DESENSITIZATION AND REPROCESSING)

è un metodo psicoterapeutico utilizzato per un’ampia varietà di disturbi clinici e per problemi legati ad eventi traumatici e ad esperienze più comuni, ma emotivamente stressanti.

Gli strumenti di neuroimaging hanno evidenziato che è la prima psicoterapia che ha effetti sulla neurobiologia del cervello simili ai risultati che si ottengono con l’utilizzo dei farmaci. Il paziente dopo il trattamento con EMDR modifica, delle sue esperienze negative, non solo i comportamenti e le emozioni, ma anche la struttura di alcune aree del cervello.

L’EMDR rimette in funzione un meccanismo naturale che tutti noi abbiamo, permettendo di elaborare le informazioni intrappolate nella parte emotiva del cervello rimettendola in connessione con le altre esperienze di vita, quindi, con la parte corticale. Il ricordo dell’evento rimane, ma la sua portata traumatica viene elaborata e i sintomi, il disagio e i comportamenti disfunzionali annessi al trauma si risolvono.  

VALUTAZIONE, DIAGNOSI E TRATTAMENTO

  • DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
  • SOVRAPPESO E OBESITÀ
  • ANSIA E DISTURBI D’ANSIA
  • ATTACCHI DI PANICO
  • INSONNIA E DISTURBI DEL SONNO
  • DEPRESSIONE E DISTURBI DEPRESSIVI
  • DISTURBI DI PERSONALITÀ
  • DIPENDENZE PATOLOGICHE E NUOVE DIPENDENZE
  • DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO
  • PSICOLOGIA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE
  • PSICOTRAUMATOLOGIA
  • CONSULENZE PSICOLOGICHE PER GENITORI E ADOLESCENTI
  • VALUTAZIONI PSICODIAGNOSTICHE
  • CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA ON LINE (VIA SKYPE)

ESPERIENZE… RIFLESSIONI…

Paura, terrore, tremore. Questa è la prima emozione che mi ha stravolto e mi ha portato a iniziare questo percorso.
Mi servivano strumenti per non affrontarli perché sentivo di non farcela.
Poi nel tempo siamo scese sempre più in profondità della mia anima, mi piace pensare. Lì ho incontrato la Rabbia. Quanta ce n’era! Frustrazione, odio, paura che non avevo mai compreso. E, infine, la tristezza, il dolore, la sofferenza.
Non è stato un percorso facile.
Ancora oggi le emozioni mi travolgono forte, ma ne sono più consapevole, le accetto, cerco e trovo risorse per affrontarle.
È stato un percorso lungo e “bagnato”. Ma volevo farlo. Per comprendermi, accettarmi, perdonarmi e volermi più bene.
Grazie Dottoressa!

Cara Dottoressa,
siamo giunte ad una fase cruciale della terapia, quella in cui si tirano le somme e si ripercorrono le tappe di un cammino faticoso e complesso.
Quando ho varcato la soglia del suo studio ero una “bambina” ventinovenne , che portava in spalla il suo zaino di dolore, di scarsa autostima, di sensi di colpa…
Negli anni dell’adolescenza ero entrata nel circolo vizioso della bulimia; pensavo di essere “semplicemente” affetta da una malattia del corpo.
Lei mi ha dimostrato che questo disturbo nasce nella mente. Chi ne è colpito mette in scena il proprio dramma interiore, utilizzando il cibo, che occupa i suoi pensieri e altera il suo corpo.
Lei mi ha immediatamente trasmesso la consapevolezza di non essere sola nel cammino che mi accingevo ad intraprendere e di volermi aiutare concretamente ad uscire dal mio inferno, ascoltando i miei racconti e comprendendo cosa si celasse dietro ad una mia espressione triste, a uno sguardo perso nel vuoto, a un sorriso tirato.
Avverto che la mia esperienza con Lei è viva dentro di me e che farà parte di me per sempre!
Sento l’esigenza di ringraziarla per la sensibilità e la dedizione con cui ha guidato la mia crescita interiore, per essere stata sempre totalmente presente, per il tempo che ha impiegato nel cercare di farmi capire le bellezze della vita…
Grazie di cuore!!!

Ho abbandonato l’eremo. Non ci penso più. Ho fatto pace con quella croce che c’è sul sentiero che ora percorro in senso inverso, verso spazi aperti.
Sono. Consapevole dei miei punti di forza. Consapevole della mie debolezze. Nulla mi spaventa troppo.
Posso costruire la Vita che voglio.
Grazie Dottoressa per la competenza e la professionalità, per tutta la pazienza, per l’onestà.
Grazie per avermi lasciata andare ogni volta che è stato necessario. Grazie per l’accoglienza. Grazie per tutto il lavoro fatto insieme.
Non ci credevo mica di arrivare fin qua!
A Lei auguro ogni pienezza di Vita.

Ciao Dott.ssa Lorella,
da quanto ti ho conosciuta sono cresciuta veramente tanto. Ero così timida, nervosa al pensiero di conoscere persone nuove, che arrossiva e che faceva fatica a dialogare con gli altri.
Tutto era cominciato con alcuni commenti dei nuovi compagni di classe. Ora li compatisco, mi fanno quasi pena. Non sanno neanche lontanamente il dolore che mi hanno procurato.
Piano piano cominciai a mettere sempre meno cibo nel piatto o a lasciare quello che gli altri mettevano nel mio, a non mangiare niente che non fosse cucinato da me, a fare attività fisica allo stremo delle mie forze. E così dimagrivo, dimagrivo, dimagrivo, fino a diventare uno stecchino ambulante. Mi piaceva toccarmi e sentire le ossa che sporgevano. Nonostante sapessi che il mio peso sulla bilancia continuava a scendere, quando mi guardavo allo specchio mi vedevo sempre più grassa, enorme e quindi piangevo. Piangevo perché non avevo il corpo perfetto che desideravo, piangevo e mi insultavo nella mia mente; ero brutta, grassa e stupida.
La mia non era più la vita di una quindicenne: ero sempre stressata, nervosa. Il mio pensiero fisso era il cibo, vivevo sulla bilancia e i rapporti con gli altri li avevo persi. Non avevo più amici, ero brutta e antipatica.
Così un giorno i miei genitori mi hanno portato da te, e menomale!
Con te ho iniziato questo percorso, durato quasi tre anni. Tre anni della mia vita in cui sono diventata un piccola donna. Abbiamo cominciato a vederci nel momento più brutto della mia malattia: pesavo 40 Kg, non avevo neanche più il ciclo.
Ho imparato a mangiare meccanicamente, a mangiare tutto, ho cominciato a parlare con gli altri, sono tornata ad essere sicura, forte, a dire ciò che penso. Sono tornata a ridere, a divertirmi, a fregarmene del giudizio degli altri.
Finalmente posso dire di essere fiera di me e della mia vita.
È questo è anche merito tuo! Grazie!

La foto di intestazione è di Jeremy Bishop on Unsplash
La foto al centro della pagina è di Willian Justen de Vasconcellos on Unsplash

“...Quando il ghiaccio si scioglie, diviene acqua e scorre ovunque”

Anonimo